Auto-stop
Inviato da Lapo Pistelli il 5 marzo 2009 - 18:37
E’ vero che la popolazione italiana è aumentata (grazie soprattutto agli immigrati), raggiungendo quota 60 milioni (qui la nota dell’Istat). Ma più che il numero di abitanti cresce il parco-macchine, nonostante le crisi petrolifere ed economiche: in Italia circolano 35 milioni di auto e ci confermiamo così ai vertici mondiali (al primo posto in Europa, pare) nella densità automobilistica. Non è un bel primato. Un altro dato fa venire i brividi: passiamo in macchina 500 ore l’anno. Non ce lo dicono gli amici della bicicletta: è una ricerca dell’Aci. Se non ci credete, leggete qui. E’ vero, 500 ore l’anno nelle grandi città, a Milano e a Roma (con spostamenti medi di un’ora), ma a Torino ne calcolano 450 e a Genova 380. L’indagine non prende in considerazione Firenze, dove però basta il dato di 200.000 auto e 62.000 moto per 360.000 residenti (inclusi i bambini e i moltissimi anziani). Sembra - lo dice ancora l’Aci - che tutto questo ci costi 40 miliardi di euro l’anno… Un bel “gruzzoletto”, direbbe Tremonti.
7 marzo 2009 - 20:34 alle 20:34
Già la constatazione di una tale cancrena, molto italica e molto lontana dall’Europa civilizzata è un bel progresso caro Pistelli.
Purtroppo il deleterio Renzi nei suoi “100 giorni” (da incubo) si muove esattamente nella direzione opposta: fa l’occhiolino, e a volte si estrena esplicitamente, a favore di un uso insensato dell’auto ancora più massiccio e devastante. Per es. con la scemenza sui vigilini che non farnno püiù multe = impunità garantita per la sosta selvaggia e incentivazione al traffico abuisvo e non. O la geniale pensata di ulteriori permessi per la ZTL, come se non bastassero le milgia di falsi invalidi con contrassegno che la occuoano quotidianamente. Che disastri ci attendono …
9 marzo 2009 - 15:47 alle 15:47
Avevo già apprezzato la sensibilità di Pistelli su temi che sicuramente non sono facili procacciatori di voti (almeno da una parte dell’elettorato, quella più facilona). E quello dei drogati dell’auto, in Italia e a Firenze, è uno di questi temi.
Peccato davvero che questa sensibilità non l’avremo nel primo cittadino di questa città. Ci avevo contato, io e varie altre persone.