La moschea a Firenze
Inviato da Lapo Pistelli il 30 dicembre 2008
L’imam di Firenze Izzedin Elzir ha detto che “i tempi per la costruzione di una moschea in città sono maturi” e che “Firenze deve avere una moschea adeguata alla bellezza storica e degna della ricchezza culturale della città”.
La consistenza numerica della comunità islamica a Firenze è inferiore rispetto a quella di altre città italiane, soprattutto al nord. Ma non ha senso che 6.000 persone siano costrette a pregare facendo i turni in un retrobottega (a destra la moschea di Roma).
L’esigenza era stata già sollevata in passato anche da forze politiche diverse e non vedo preclusioni nelle altre comunità religiose. L’imam Izzedin Elzir, che ho il piacere di conoscere personalmente, è una persona ben integrata nella comunità fiorentina e un protagonista del dialogo interreligioso che a Firenze è sempre vivo. Per tutti questi motivi, non penso sia il caso di alimentare polemiche artificiose.
In termini di sicurezza, è preferibile una moschea rispetto a un garage, così come l’organizzazione condivisa è migliore rispetto all’improvvisazione.
Semmai il dibattito riguarda la localizzazione. Un minareto, per le sue caratteristiche, non può certo trovare posto nel centro storico di Firenze. Si può individuare un’altra area e su questo la politica fiorentina deve discutere senza preclusioni ideologiche. Raccogliere l’appello dell’imam è un segno importante di pace e dialogo in queste ore drammatiche per la crisi israelo-palestinese.
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